News & Events

Blog

THE BEAR, gestione dello STRESS

Scaduto
THE BEAR, gestione dello STRESS

Carmy è uno chef del mondo dell’alta cucina che, a seguito del suicidio del fratello, torna a Chicago per gestire il ristorante di famiglia. Le sue manie di controllo e perfezionismo devono allora fronteggiare uno staff indisciplinato. Nel suo precedente posto di lavoro, invece, Carmy subiva continuamente denigrazioni e umiliazioni. Nel mondo della ristorazione stellata, di fronte anche al minimo dettaglio fuori posto la tensione raggiunge livelli insopportabili. Carmy tenta di trasporre nel piccolo ristorante di famiglia la rigidità che lo contraddistingue; una rigidità che, per lui, è come una famiglia da cui tornare: una famiglia della cui disfunzionalità non sei, però, pienamente consapevole, una famiglia che opprime, che toglie il respiro. A un certo punto, Carmy vede la cucina bruciare e la osserva attonito: il suo successo lo ha alienato, lo ha imprigionato. Se solo lui la lasciasse bruciare, l’ansia andrebbe via in un soffio. Quasi non si accorgerebbe di tutto il dolore che gli ha creato: il mondo sarebbe finalmente silenzioso. L’ansia di Carmy non è dissimile da quella di noi studenti: ogni esame superato lascia il posto al successivo e poi al seguente e poi a quello ancora dopo e così via, come una catena i cui anelli sono saldamente connessi l’uno all’altro. Quindi, è come se ogni piccola vittoria ti rendesse prigioniero: vuoi sempre di più, respiri e vivi al solo scopo di ottenere ancora del carburante che continui a nutrire la tua autostima. The Bear è la storia di un successo bramato ma pesante, insopportabile. Di una vittoria che non ti affranca mai dal pensiero di non essere ancora abbastanza: abbastanza bravo, abbastanza forte, abbastanza solido. Hai ottenuto ciò che volevi: perché allora non sei felice? Perché, nonostante tu abbia raggiunto lo scoglio che ti sembrava insormontabile, hai capito che, nascosto strategicamente lì dietro, con un sorriso beffardo sulle labbra, c’era lo scoglio ancora più grande, che ti aspettava (im)paziente: quello scoglio a cui tu non avevi neanche pensato, ma che adesso si è sbloccato assumendo confini nitidi, proprio come il nuovo livello di Super Mario Bros, a cui hai accesso solo dopo aver sconfitto il mostro più spaventoso del precedente, ma meno spaventoso del successivo. Ma le cose non devono andare per forza in questo modo: ogni piccola vittoria non deve necessariamente presentare una intrinseca doverosità futura, un implicito patto a fare di più, a fare meglio. Una vittoria è, magari, semplicemente una vittoria: riconoscitela.

Iscriviti alla newsletter di crediamoci

Please fill the required field.
Image
Catania - Corso Sicilia 111
© 2019 JoomShaper, All Right Reserved